A volte mi chiedo perché sono qui e mi viene in mente solo la sensazione della scioglievolezza della cioccolata…
Vi pare abbastanza? Ok, scherzavo. Non è del tutto vero.
Stavo pensando a quale grande dono sia nella vita la possibilita di poter prendere del tempo, cioe di abituarsi alle cose, familiarizzare con i cambiamenti.
Forse lo penso perche se guardo indietro, ho dovuto fare i conti con degli eventi traumatici improvvisi, mi e mancata questa chance e ho detto a me stessa: “Ah se solo avessi avuto il tempo di…”
Per esempio quando sei bambina e tuo padre da un giorno all’altro non lo vedi piu’; ma anche se qualcuno ti ha detto che quella è la morte, tu non hai nessuna idea di cosa significhi…
O quando finisce una storia e non sai perché e ti ritrovi a cercare casa e cominciare tutto da capo, ma ancora senti il tepore di quell’altro corpo che non c’è piu’, li’ accanto nel letto…
Oppure quando ti dicono che fanno una fusione e che non si sa se avrai ancora un lavoro domani…
E poi le cose in qualche modo rullano spianando impietosamente tutto, anche macigni di sentimenti che pareva impossibile smuovere.
Ecco perchè si dice che il tempo è un lusso. E crescendo ho anche capito che chi ti dona il suo tempo ti dona veramente molto.
Siccome io mi ritengo fondamentalmente una persona nostalgica, ma soprattutto “struggente” come un poeta romantico, mi piace affondare nei ricordi o meglio nell’intensita di certi momenti significativi, perché sono convinta che cosi’ facendo non li lascero’ andare, in qualche modo potro’ amplificare il loro eco nella mia memoria.
Non mi piace lasciar andare le cose tanto facilemte, amo i cambiamenti ma coi miei tempi, ecco.
Sono cresciuta con una vita normale e qualche complesso come tutti, ho dimenticato di aver sofferto, o mi sono illusa sia cosi’…. e poi quest’estate ho accettato un altro lavoro.
Spaventa sempre tutto, ma poi in qualche modo si fa. Io odio le persone che stanno ferme e si lamentano, e non cambiano niente. Percio’ almeno in quelle scelte dove vi potete prendere la libertà e lo spazio di decidere, cazzo, abbiate coraggio.
Eppure è difficile a volte prendere decisioni sulla propria vita; io lo sento il tempo che passa, le variabili che via via consideri oggi e ieri avresti ignorato. Quel po’ di sale in zucca che ti è venuto ti dice che bisogna pensare strategicamente, con prospettive di lungo periodo.
E adesso non so se restero’ qui o no, non sono ancora satura, anche se ultimamente sempre piu’ spesso sento che io e la Svizzera abbiamo una relazione tormentata, di quelle da metterci l’etichetta “it’s complicated” su facebook.
Non ci capiamo, siamo diverse, eppure stiamo insieme…