Londra – Novembre 2009.
Finalmente qui, mi ci è voluta una vita per arrivarci, certo una vita è relativo, una vita fino ad oggi, insomma un pezzo di vita ma pur sempre tutta la vita che ho vissuto sinora. E allora alla fine ci sono, Londra! Che bello, continuo e dire a Effy: “why people live somewhere else in the world if you can live in london???”. poi ogni mattina le dico anche: “Ciao stronza”, ma con affetto. Perchè sono cosi felice di essere a Londra e di andare in giro cn lei che mi porta a fare shopping. Mmmmh ho già deciso che una delle mie marche preferite è RIVER ISLAND (http://xml.riverisland.com), e anche che purtroppo non me la posso permettere. Però compro, compro come una assassina con questi pound preziosissimi. Prendo di sicuro la cittadinanza onoraria a Camden Town dove ho acquistato dei wellis per la pioggia così belli e trendi che anche la security dell’aeroporto quando me li vede mi fa i complimenti! E poi cibo, ovvio, come al solito, per una come me che 80% dei viaggi sono about food. Fuori dall’albergo in realtà mi trovo in Polonia, tutto in polacco, emozioni, c’è pure una specie di comizio del sabato mattina di emigranti polacchi, tutti uomini, a cui non riesco a non dire Dzien dobry quando gli passo davanti! Cammino come una matta con la mia mapetta a cui metto croci a ogni angolo. mi consumo e mi innamoro di questi londinesi che poi non vuole dire nulla dato che qui c’è mezzo mondo. ma l’accento che hanno qui, OMG, mi fa morire, la commessa del drugstore tutta compunta che mi dice: “sorry ‘bout that!” quando non trova l’eye liner che le ho chiesto!
E quante altre cose ancora sono successe in quei 3 giorni lavorativi seguiti a questo assurdo weekend, al World travel Market. Irish happy hour, Big Bus, negoziazioni, networking, Encore party al Planet hollywood, london cab ride, palloncini in albergo, notte insonne, cena costosissima al AQUA KYOTO (http://www.aqua.com.hk) con aperitivo cocktail al cetriolo, una limousine nera che ci aspetta fuori dall Excel, io che trovo la bottiglia di champagne in uno dei mille scomparti della limo, Priscilla queen of the desert… cioè nel tutto una delle cose più belle mi sia mai capitato di essere pagata per fare. (licenza poetica).
Ma insomma e soprattutto: cammino e respiro le strade cercando di classificare gli odori di Londra, un po’ pane ma meno di Parigi, un po’ odore di pulito e di detersivo, un po’ odore di profumo ed eccolo lì un night club! Si però si chiama REDROOMS!