COVID-19. Tre anni dopo.

Alla vigilia di questo promettente 2022 io sono sulla soglia di un crollo emotivo. Continuo a sperare che le cose cambino, migliorino, e non riesco a fare i conti ancora con tutto quello che (non) è successo da quel Febbraio 2020.

La sera in cui hanno annunciato il lockdown avevamo degli amici a cena. Dovevamo ancora inauguarare la casa nuova appena completata e arredata. In questo ho avuto molta fortuna a finire tutti i lavori prima di questa follia. Mi è sembrato subito di vivere in un film di fantascienza, era tutto surreale. I primi tempi abbiamo cercato di stare vicini, di sentire gli amici per fare gli aperitivi virtuali del venerdi su skype. Non poter avere la libertà di prenderer la macchina e andare in un altra regione a trovare la mia famiglia mi è sembrato insostenibile, Più che altro non sapere fino a quando. Sono stata depressa. Sono stata annoiata. Ho preso un pezzo di Lievito madre dalla mia collega in ufficio (ah si perche in tutto questo la mia azienda mi ha continuato a fare lavorare in presenza come niente fosse) e l’ho chiamato Bartolomeo. Per tutto il primo lockdown ho panificato, lievitato, impastato, informato e cucinato come una pazza e ho preso 5 chili.

Mi sentivo privilegiata ad auscire di casa per andare a lvoro tutti i giorni, ma anche vittima di una scelta ingiusta e non corretta visto che tutti i manager sono srimasti a casa mentre i poveri impiegati andavano a lavoro.

La prima estate l’abbiamo passata in Italia, avevamo una villa prenotata in Sardegna con gli amici a giugno ma visto le tante incertezze abbiamo cancellato tutto e quella è stata l’inizio della fine. La fine della spontaneità, la fine dei rapporti umani come me li ricordavo. la fine di alcune frequentazioni.

Il Covid mi ha subito insegnato che le persone reagivano in modo molto diverso agli eventi. Anche che avresti scommesso l’avrebbe pensata co ragionata come te, ha avuto le reazioni più distanti. Questo ha creato distanza e incomprensione. Abbiamo fatto un bellissimo tour Toscana-Umbra-Marche cercando di vivere l’estate il più normalmente possibile.

Poi è arrivato l’autunno e la seconda ondata. Questa volta tolamente irrazionalmente la mia azienda ha deciso di punto in bianco di segregare alcuni ruoli a casa per sei mesi ininterrotti, senza rotazione. Così sono rimasta chiusa nella mia camerett-ufficio da fine Ottobre a fine Maggio 2021, quando poi senza di nuovo un criterio logico e nessuno di noi vaccinato, ci hanno richiamato tutti in presenza in un ufficio da 9 persone. Nei mesi a casa cercavo di fare un po di movimento, mi allenavo la sera con i video online, ma ero comunque depressa. Ho smesso di vedere gli amici e anche praticamente di sentirli. Mi sembrava di non avere mai niente da dire, se non condividere lamentele. E visto che tutti stavano passando a modo loro un periodo di merda, non avevo voglia di parlare nè assillare gli altri, mi sembrava di fare a gara a chi la viveva peggio e cosi stavo in silenzio. Ho iniziato a usare app di giochi sul telefono e vivere una vita parallela virtuale, con persone che non avrei mai conosciuto ma erano un po’ come una famiglia.

Con l’anno nuovo siamo anche andati dalla nutrizionista, ci siamo messi a dieta e abbiamo perso i chili del primo lockdown. Rientrare in ufficio è stato uno shock, soprattutto perche lavorativamente parlando la situazione è andata sempre piu degenerando; tra il Covid e la crisi modniale delle materia prime lo stress e i ritardi sono ormai all’ordine del giorno. A un certo punto ho sviluppato anche una forma di insensibilità, che per una che fa customer service e dovrebbe avere come superpotere l’empatia non è è proprio il massimo. Sono asettica come le sale ospedaliere. Ripeto all’inifinito che siamo in ritardo con le consegne e non possiamo fare di meglio. Del resto con una crisi del genere è solo negli ultimi mesi che si vede nel mercato del lavoro una lieve ripartenza…

La seconda estate l’abbiamo passata in Sicilia e tornare alle mie radici è stato rigenerante. Solo che è stato strano. Non la solita estate di pranzi e feste ed eventi. Una estate modesta, riservata, tiepida.

Ed ecco di nuovo l’autunno, aumentano i casi ma noi restiamo in ufficio, ormai siamo vaccinati e di nuovo sembra che l’azeinda non creda che se stai a casa lavori davvero. Siamo stati venduti e abbiamo cambiato proprietà, nome e management, ma per ora ancora poca freschezza di pensiero organizzativo…

E’ arrivato dicembre, sono di nuovo a dieta, sto facendo sport in una nuova palestra vicino casa. Quest’anno ho potuto passare le feste con i miei, come ai vecchi tempi – salvo tamponi dell’ultimo minuto per confermare o ribalatare i piani del cenone se le nipoti fossero risultate positive. Improvvisamente tutti intorno a me sono positivi o sono a contatto con un positivo, e io per fortuna fino adesso l’ho sempre scampata…

Emotivamente sono a pezzi. Sono stanca mentalmente a livelli astronomici. Non ho voglia di festeggiare il capodanno, voglio solo stare sotto al piumone e dimenticare il mondo. E così entriamo nel terzo anno di questa pandemia. Mi da fastidio tutto. E’ tutto faticoso. Non sopporto nessuno. Voglio piangere, Voglio urlare. Voglio vivere… ma non so ancora come si fa di questi tempi, perchè non passerà presto e comunque non sarà mai più come prima.

Buon 2022 a tutti quelli che hanno scoperto di essre deboli e fragili, più di quanto immaginavano. A tutti quelli come me che ogni giorno comprendono di non avere gli strumenti per affrontare quello che sta succedendo, eppure ci provano…

2022, come sarai?

ALL THE REASONS WHY IS WORTH SPENDING XMAS AT HOME

Even when you are not really in the mood because for example, like in my case, you have spent all December running around, a very intense month of work and movements… which finally leads you landing in Venice on 22nd of December without having even realized that Xmas is now, and also that you didn’t buy any present yet!

Even when you wish to be a child again cause nothing can’t be magical anymore as an adult, except if you go to Eurodisney!

Even when you don’t feel at all the good spirit spreading in the hearts around, cause you hear repeated constantly in the media there is a Crisis with capital C, economy is bad, too much poverty and war on this earth…

Even when there is a mayor strike and your train is cancelled and all the people reverse on the only one running, an epic “train of hope” with all the emigrants going back home standing, squeezing, full of bags suitcases and panettoni… the true “journey of hope” on reverse.

Even if you wake up in the worst mood possible then you think of last year –the very first and only Xmas you did not spend at home, and how much you missed it all, including the clichés and the paradoxes…

in the end, these are all the reasons I could find why you discovered again is always worth spending Xmas it at home:

My mum that this year decorated our lamp in the living room pretending is our Xmas tree, is our Xmas abat-jour: shall I put my presents underneath the lamp??? I see how much she tries, though… for me.

My mum calling up all the relatives and suddenly she switches into Sicilian accent (but my mum is not the Sicilian side of the family!).

Eating the left overs while preparing dozen of tartine (appetizer canapes), something I can remember eating since I was a kind and only exclusively for Xmas eve.

Spending from 11 am till 18 pm into the shopping mall for the greatest shopping of the year: I feel like I robed Sarah Jessika Parker wardrobe!

Spending the day in my pyjama, wrapping presents and then forgetting for whom they are while taking my laptop from one room to the other with the xmas playlist playing in loop.

My best friend calling up and introducing me and all the singles she knows in town in one long evening to cheer me up over the holidays.

Driving a car for hours round and round looking for a parking, something you can enjoy as much as I do only if you don’t drive for the remaining 360 days of the year!!!

Arguing with my sister because I find her being earlier after 30 years of her life being always late; and this time I am late cause I gave for granted she was too, but I am the most punctual person on earth…

Thinking about the time I was working under Xmas as a shopping assistant and thanking God that I don’t have to do this anymore.

Meeting my first love and discovering he starts growing grey hair, find it very familiar but also totally stranger at the same time, laughing out loud for so funny we still find each other and for all the time that has passed.

Thinking what to wear not just to be elegant but mostly because we are going to wait for midnight drinking wine out in the streets of the udinese osterias with -2 degrees.

Wherever you are, and especially if you are or simply feel away from that place called home even if you phisically are there, my best wishes to you all!

BUON NATALE da Red

Caro Babbo Natale

Caro babbo natale,

grzie per avermi recapitata a casa sana e salva anche se con dieci centimetri di neve si è fermato il paese, benuvenuta in Italia a me che faccio lemigrante in svizzera, dove sono troppo abituata alle cose che funzionano e a non vedere i problemi nascosti sotto quella patina un po perbenista svizzera. grazie di avermi mandato tanto in giro per l’Europa nel 2009 così a praga mi sono ricordata che c’è la gente che vive ancora per strada e non tutti stanno bene.

Grazie per averm dato il dono della parola e delle lingue che mi hanno fatto incontrare e conoscere tante persone speciali che sono diventate miei amiche.

Grazie per la mia famiglia , così com’è, me la tengo e tanto certo non si può cambiare come certi regali.

Grazie per avermi dato la gola e tutto il cibo che ho ingurgitato in questo anno, me lo immagino raffigurativamente esposto su di una lunga, lunghissima tavola… mmmm….

insomma ho cosi tante cose da dirti e da raccotarti di questo mio anno, che devo fare una pausa per pensare per poi raccontarti tutto.

Buon lavoro questa notte, una tua grande fan.

A Natale, caro babbo, è il momento in cui tutti tirno un po’ le somme e fanno le proprie riflessioni sull’anno che volge al termine. Così si verificano conclamati episodi di buonismo fuoriposto ed emergono tante contraddizioni. Di questo nostro paese un po’ al collasso non so che pensare babbo. Mi fa tanta tristezza e da un lato mi sembra che stiamo tutti a guardare con le braccia conserte e un fazzolettino giusto per asciugarci la lacrimuccia, un po’ come davanti a Titanic. passivi.

Poi mi guardo intorno e vedo tante realtà così diverse da perderci la testa, il mondo mi confonde caro babbo e a volte vorrei poterlo vedere dall’alto come fai tu.

Hai visto cosa succede in Iran Babbo? E in Burma? E in Cina? E in Afghanistan? insomma dappertutto a dirti la verità… io spero piu che altro che i tuoi regali che recapitavi dal cielo non siano stati scambiati per bombe e che qualche bambino li abbia potuti scartare.

Dimmelo tu cosa dobbiamo fare babbo natale, come si fa contro quelle persone che vedono solo i colori della pelle ma sono daltonici ai colori dell’anima?

E con le cose che non funzionano come facciamo? lo so che ho tante domande babbo, lo so che sono impaziente, ma magari dopo le feste quando sei un po tranquillo pensami un po, come regalo ecco vorrei proprio questo, un po di fiducia nel cambiamento possibile.

Stammi bene babbo.

grandi pacchi per tutti sotto natale

pacco1Ma vi rendete conto???

mentre io e Betta ci riduciamo a implorare perche ci assumano a fare degli stupidi pacchetti natalizi, la crisi si ripercuote su di noi… cioè io mi sono sentita dire che se non ho esperienza in fatto di pacchetti natalizi non posso farlo, perchè è natale e non si può rischiare, insomma con i clienti… Mia madre diceva che dovevo presentare il mio curriculum bianco perchè con la laurea non mi avrebbero mai preso per una cosa simile… io ho pensato, beh posso sempre usare questa battuta: NON CI VORRA’ MICA UNA LAUREA PER FARE DUE PACCHETTI!!! e infatti non solo ci vuole, ma non basta nemmeno!!!!!!!

A questo punto ho raggiunto quota 10 cv presentati e 4 colloqui sostenuti. L’ultimo stamattna per il DISNEY STORE in cui mi facevo ridere da sola seduta a finaco a tre ragazzine (forse appena ventenni) che sgomitavano per avere questo lavoro dicendo quanto adorano i bambini e che trilli è il loro personaggio preferito eccetera…. La responsabile mi chiede: hai mai fatto un lavoro di questo tipo? E io: no mi sono appena laureata e nella mia vita al massimo ho fatto la cameriera… e dicendo questo non solo mi sentivo in difetto ma ho realizzato che le bambine avrebbero avuto il posto, di cui del resto a me non importava molto, superandomi con la loro esperienza professionale, e soprattutto tutte motivate e automunite mentre io devo litigare con mia mamma ancora a 25 anni per la macchina…

Tutto questo è surreale e così cinicamente divertente. Attualmente mi trovo a studiare le tariffe WIND con l’ansia di non saper fare nemmeno questo…

Questo è il regalo che abbiamo sotto l’albero tutti noi quest’anno, o meglio è un grande pacco questo si… e anche vuoto forse!

BUONE FESTE, MA SOPRATTUTTO

AUGURI!!!