più ticino per tutti

L’ho detto già che il Ticino per me è una seconda casa, solo che ogni primavera mi meraviglia di nuovo. Questo giugno ho fatto anche per due weekend di fila su e giù Zurigo-Lugano. A dire la verità sono già due anni che abbiamo in programma di fare una escursione ben precisa: la Tamaro-Lema (http://www.ticino.ch/it/commons/details/%C3%9Cberquerung-Tamaro-Lema/13843.html?itemId=13843&), eppure capita sempre che il giorno prescelto piova. Alla fine poco male perchè ripieghiamo facilmente sempre su altre passeggiate alternative. Alla partenza quando facciamo i panini al negozietto della nonna di Cureglia, io già mi immagino di fare lo stop col salametto… e qui colgo tutto il valore essenziale dell’invenzione del coltellino svizzero! La solita mangiona! Mi piace prendere l’autopostale giallo che va su per le stradine ripide e mi fa pensare a lunghi inverni freddi che isolano i paesetti montani, oppure a scene del passato quando l’arrivo della posta significava davvero un evento importante. Oppure le funicolari che mi danno le vertigini o i trenini a cremagliera che spingono su su su… Gli occhi mi si riempiono di colori: verde di prati, azzurro di cielo, turchese di lago, grigio di roccia, bianco di spuma di cascata, … è uno spettacolo da cartolina, di quelli così pittoreschi che non sembrano veri. Una delle nostre ultime scoperte è il Parco geologico delle gole della Breggia (http://www.parcobreggia.ch/it/node/109) con le rocce che raccontano cento milioni di anni di storia, il mulino antico, e le cascate. All’ingresso del parco sorge anche il cementificio che ha prodotto dagli anni ’60 praticamente tutto il cemento che ha costruito il Ticino!

Una delle mie escursioni preferite resta finora la Val Verzasca (http://www.myswitzerland.com/it/suggerimenti/estate/esperienze-top-100/sentiero-verzasca-sentierio-delle-piscine-naturali.html) con la diga altissima da cui anche James Bond ha fatto bungee jumping in Goldeneye e il ponte romano di Lavertezzo.

Poi arriva la sera e si va immancabilmente a fare la cena in un bel Grotto tipico ticinese. Rustico e semplice: polenta e luganighetta, brasato, ossobuco, affettati, formaggi (se assaggi lo zincarlin ti pizzica la bocca), vinello merlot che si allunga con la gazzosa al limone, e altre gazzose di mille gusti… La gente ospitale, con il suo dialetto che mi ricorda il nord di casa mia, pochi km più in là.

A volte si fa pure un salto in Italia, a Como per esempio al mercato del sabato a comprare i vestiti a 5 e 10 euro e poi pranzare al Tokyo con una barca, anzi un galeone intero di sushi!

Ecco perchè sostengo più Ticino per tutti, perchè due giorni di natura, passeggiate, buona compagnia e aria diversa fanno bene.